Il giornalista Gianni Valente, nel suo blog Senza Mandato, traccia una divertente carrellata di spauracchi sventolati dalla stampa e dalle lobby anche cattoliche in vista della successione a Francesco, “mentre il Papa in carica e anche quello emerito si ostinano a essere vivi”.
«C’è lo spauracchio del “rinculo reazionario”, agitato da chi punta a accreditarsi come prosecutore/continuista dei processi aperti durante il Papato corrente. È la linea apocalittica di quelli secondo cui – dicono – “indietro non si può tornare”, perché “si perderebbe tutto”. Per questo la priorità di chi agita questo spauracchio sembra quella di resistere a ogni vera o presunta operazione di retromarcia. (…) Lo spauracchio numero due è – appunto – quello della stagione di Papa Francesco dipinta come una iattura, una parentesi tragica da chiudere e consegnare all’oblio. Le reti che lo agitano hanno già iniziato da tempo i loro riti propiziatori, enfatizzando i tratti di malessere e le contraddizioni dell’attuale stagione ecclesiale. (…) Lo spauracchio numero tre è quello agitato da chi accolla a Papa Francesco il flop di una “rivoluzione incompiuta” e in parte anche “tradita” dallo stesso Pontefice argentino. I promotori di questo spauracchio trattano da tempo l’attuale pontefice come un utile pasticcione, che ha funzionato come ariete di sfondamento. Ma adesso sarebbe giunto il tempo in cui i dilettanti allo sbaraglio dovranno lasciare la scena ai professionisti. I tipi attrezzati per portare a dama la stagione del “caos creativo” e sistematizzare l’avvento della Chiesa dei Nuovi Tempi. La Chiesa dell’era del Metaverso… [continua]