Segnalo questo articolo di Giuseppe Frangi, oggi direttore di Vita Magazine e presidente dell’Associazione Giovanni Testori, ed un tempo giornalista del settimanale Il Sabato, dove abbiamo condiviso i primi anni di lavoro, lui da Milano, io da Roma. La ragione per cui lo propongo nel mio blog è che Frangi ha letto il libro Tierra prometida e l’ha apprezzato. L’ultima parte del suo articolo lo qualifica come «Un libro di storia nel senso più impegnativo del termine, per la precisione delle ricostruzioni, per la quantità di testimonianze e documenti raccolti». Frangi considera la storia che viene ricostruita nelle pagine di Tierra prometida ha una data chiave, «il 7 gennaio 1973 quando quattro suore del monastero benedettino di Vitorchiano si erano imbarcate da Genova alla volta dell’Argentina. Dovevano dar vita ad un nuovo monastero nel distretto di Olavarría, nella provincia di Buenos Aires». Era l’inizio di una missione che avrebbe preso negli anni le forme più varie, quelle di «una corrente di amicizie, che si allargano su un intero continente, proponendo esperienze e forme di vita dove fede e passione sociale si trovavano sempre allineate». (Nella foto di copertina il gruppo che ricevete don Giussani in Argentina il 7 luglio 1982).