Sono quelli dell’autore, e della dozzina di personaggi di cui parla. Ritratti scritti con la penna di un giornalista di razza, capace di coinvolgere il lettore nel suo stesso stupore: racconti “ad occhi sgranati”. Ci sono persone famose, come Joseph Ratzinger e Jorge Mario Bergoglio che Brunelli ha conosciuto da vicino, prima che fossero eletti al Soglio di Pietro. Ma anche persone meno note, come il venditore ambulante Alfredo Chiarelli, o Alver Metalli, giornalista italiano che ha scelto di vivere la sua fede in una baraccopoli argentina. Ci sono martiri moderni, come le suore di Madre Teresa uccise nello Yemen o il gesuita Paolo dall’Oglio e il vescovo ortodosso Mar Gregorios Yohanna Ibrahim. Ci sono persone non cristiane, come il rabbino Elio Toaff o Giulio Segre. Storie di tragedie immani come il racconto della zingara cattolica Ceija Stojka sopravvissuta a un lager nazista. Papi, ambulanti, ebrei, martiri, zingari. E poi, personalità fuori dal comune come don Luigi Giussani e l’agnostico postcomunista Carlìn Petrini, fondatore di Slow food. Insomma un libro tutto da leggere, come quello che lo ha preceduto nel 2020, con la pandemia alle porte: Papa Francesco come l’ho visto io…